GEOMETRIA SACRA (PARTE SECONDA) di Elisa Barindelli
Esagono – I Chakra
Introduzione
Sono andati perduti gli usi e i rituali, pur sopravvive la capacità di ricordare: la porta in sé l’umano come il più intimo dei segreti, ne avverte il richiamo. È una voce fonda, misteriosa, familiare; con dolcezza e nostalgia richiama incessante verso casa.
C’è un arcano, primordiale legame tra il corpo degli esseri umani e le sacre geometrie della Terra. Molto del prodigio dell’incarnazione e del continuo suo mutare è oggi dimenticato; tuttavia, incurante dell’apparente cecità del pensiero, la sacra geometria mostra le tracce del sapere nei suoi codici, nelle proporzioni, nelle sue forme. Per chi impara a riconoscerle, un mondo di meraviglia si schiude e il viaggio più antico s’avvia, compare la strada che dall’individuo conduce al Tutto.
In questa rubrica saranno suggeriti possibili collegamenti tra il corpo sottile, in particolare nei sette chakra principali, e le geometrie sacre terrestri. In ogni appuntamento avvicineremo un chakra e la geometria ad esso corrispondente, alla ricerca di insegnamenti, suggestioni, inviti alla ricerca e alla sperimentazione.
La radice e l’appartenenza alla Terra
Non v’è geometria terrestre che più dell’Esagono rispecchi l’appartenenza alla Terra; una sapienza organica e ancestrale giace chiusa nello spazio esagonale, capace di guarire, crescere, accudire. Tutto ciò che sulla Terra vive -ovvero nasce, s’accresce, si riproduce e infine muore- vibra della frequenza esagonale. Essa è manifesta sovente anche nella forma macroscopica, oltre che nell’essenza: esagonali sono le celle degli alveari, le parti piane dei gusci delle tartarughe, le strutture dei coralli, le lenti degli occhi degli insetti, la struttura dei fiocchi di neve.
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Vibra l’energia dell’Esagono nel I chakra: legata all’incarnazione e alla procreazione, è parimenti coinvolta nel sogno, nel fondersi e dipanarsi della coscienza nell’anima di gruppo, nel fluire misterioso ma innegabile di memorie familiari, naturali, terrestri. Nel I chakra trova aggancio l’anima all’energia terrestre, che ne fa possibile l’esistere e lo scorrere; per tutta l’esistenza umana, il chakra della radice è punto di contatto profondo con l’esistenza, saldo fulcro in cui si uniscono e completano il pensiero con il sentimento.
L’incarnazione dona forma esatta al richiamo originario che conduce al viver sulla Terra e vi radica la coscienza.
L’anima di gruppo e la somma delle parti
L’Esagono spalanca una prospettiva enorme, fors’anche infinita, sulla possibilità di unione e combinazione, d’incontro e di reciproco completamento attraverso cui la vita si fa manifesta, s’evolve, varia e s’adatta. L’Esagono è il ritratto naturale del saper combinare e formar coesione, con estensione potenzialmente illimitata: la tassellatura esagonale -si pensi all’alveare- è la più efficace per ottimizzare il riempimento dello spazio ed eliminare dispersioni di materiale ed energia.
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La stabilità e la duttilità dell’Esagono son per l’essere umano la radice stessa della vita terrestre, dell’appartenenza, del radicamento in se, nel proprio corpo, nei luoghi e nella famiglia, nelle realtà di cui sceglie d’esser parte. Così avviene che sulla Terra evolva e si sviluppi la coscienza oltre la durata della singola esistenza, che il gruppo giunga dove l’individuo non arriva, che insieme sia possibile, pur traverso tempi e distanze grandi, trovar l’appartenenza all’ideale, al retaggio naturale di luoghi e famiglie, al sogno e all’incanto oppure anche, per risonanze insondabili di dimensioni e corrispondenze, al profondo di se stessi.
Incommensurabile è la distanza che separata il totale dalla somma delle parti: l’anima del gruppo ingloba le singole infinità d’ognuno e ne muta non la quantità, bensì la dimensione su cui s’estende la coscienza.
Alla nascita s’immette l’essere umano in un fluir continuo, uno scorrere visibile e sottile d’antenati e familiari, di tempi e luoghi che l’accolgono, culture, idiomi, suoni. La spinta all’esistenza (si veda l’articolo sul Cerchio – III chakra) si radica attraverso il I chakra alla materia, così che nomi, proporzioni, predilezioni, usanze, convinzioni, memorie storiche dirette ed acquisite con ogni elemento terrestre pesante e sottile supportino l’esistere, l’intridano di unicità e talenti. Li adagia il I chakra nella chimica e nel sangue, nell’amore e nel sentimento più profondo, nell’acqua e nelle molecole dei tessuti, nei guizzi del cuore, finché l’energia e l’anima trovino aggancio e dimora nella materia collettiva della Terra.
L’insegnamento dell’Esagono: La scelta quotidiana di azioni e parole è un costante atto di magia: ci unisce al Tutto a partir dalla più piccola delle cose.
Autore: Elisa Barindelli
Messo on line in data: Luglio 2023