INCONTRO CON L’AUTORE: Andrea Romanazzi
Cinque domande e un questionario per Andrea Romanazzi, saggista specializzato su temi magici, esoterici e inerenti le tradizioni popolari.
LE DOMANDE
A – Qualcosa su di te e sui tuoi esordi di scrittore.
In realtà il primo “libercolo” sulla stregoneria l’ho scritto, di mio pugno, carta e penna, a 6 anni. Poi sono venuti articoli per il web e le riviste, fino ad approdare all’editoria. Il mio primo libro è stato La dea madre e il culto Betilico, edito da Levante, seguito dai 4 libri per la Venexia, e in ultimo questo autoprodotto sul Magnetismo. Il percorso saggistico è nato anche dal mio trasporto verso gli antichi culti, partendo dalla dea madre, i primi due saggi (Guida alla dea madre in Italia: itinerari tra culti e tradizioni popolari, del 2005), per giungere poi al cospetto del dio (Il ritorno del dio che balla: culti e riti del tarantismo in Italia del 2006) e infine a cercare di capire chi erano le loro sacerdotesse e in quali luoghi si incontravano (La stregoneria in Italia: scongiuri, amuleti e riti della tradizione del 2007 e Guida alle streghe in Italia del 2009).
Ora mi sto concentrando sullo studio di altri “magismi”, già in itinere è un libro sulla Stregoneria Africana e… ho in cantiere altri lavori :-b
B – Come ti è venuta l’idea di scrivere questo libro e di che cosa parla.
In realtà l’incontro con il magnetismo animale è venuto un po’ per caso, anche se al caso e alla coincidenza io in realtà non credo. Sono venuto in possesso di un antico manoscritto ottocentesco e me ne sono incuriosito. Ho iniziato a fare ricerche bibliografiche e ho scoperto che questo descrive il metodo di
Kluge, importante magnetista tedesco. La sua opera, del 1811, è Versuch eine Darstellung des animalischen Magnetismus, als Heilmittel. Mi sono sempre più incuriosito a questo documento e ho trovato un libro Prodomo sul magnetismo animale e sulla musica, di Angelo Colò, pubblicato nel 1815 a Bologna, in realtà non presente in nessuna biblioteca italiana e di cui sono riuscito a trovare traccia digitale proveniente dalla “Bibliotheca Regia Monacensis”. Alla pagina 28 di tale raro libro viene citato Kluge ed in particolare, in una stringata nota ho trovato scritto “…per comodo de’ medici e fisici non versati alla lingua tedesca, ho tradotto quest’opera interessantissima nell’italiana favella… Saggio di una esposizione del magnetismo animale come medicamento”. In realtà tale libro ora citato non è presente in nessuna biblioteca italiana e non si trovano altre tracce che questa breve citazione. Sta di fatto che il manoscritto da me ritrovato, in realtà non completo, ha lo stesso titolo: Saggio di una esposizione del magnetismo animale come medicamento. Non ho ancora capito se è un inedito o una copia di qualche raro saggio, cosa che avveniva nell’800 soprattutto per i libri messi all’Indice o comunque che trattavano argomenti “scomodi”, ma è stata una bellissima avventura. Ho poi trovato incredibili similitudini con il Pranayama e altre tecniche “magnetiche” orientali che ho praticato in passato e da qui l’idea di pubblicare qualcosa in merito. Lo considero un “gioiellino” perché davvero, almeno nella seconda parte, si respira la Storia.
C – Come vivi la tua spiritualità.
Difficile da definire, ho studiato, dall’età di 13 anni molteplici “Vie”… oggi posso dire che il mio è un credo di matrice animistica, che attraversa lo sciamanesimo e il neodruidismo, quest’ultimo rivisto in un legame però con il mondo mediterraneo, a cui appartengo, una pratica personale ove l’unica cosa che ricerco è il sacro contatto con il divino…Credo sia ancora tutto in divenire…
D – Scrittori preferiti o ai quali ti ispiri.
Ad esser sincero, nel mercato editoriale di oggi non ci sono molti autori che mi ispirano particolarmente. Io sono un amante del libro antico, e quindi degli autori del secolo XIX, persone che iniziavano o re-iniziavano ad approcciarsi al mondo magico. Se dovessi fare però due nomi citerei il De Martino e James Frazer, le mie prime guide lungo il cammino di Saggista.
E – Progetti per il futuro.
Tra qualche mese uscirà un nuovo libro, sulla stregoneria dell’area nord africana, dopo il quale sposterò le mie attenzioni sul mondo magico nord europeo.
IL QUESTIONARIO
1) Andrea in tre aggettivi.
Il Giusto e l’Ingiusto, Il Buono e il Cattivo, il Credente e l’Infedele. Ne ho usati 6, è un problema? :-b
2) Il mio peggior difetto.
Vivo a velocità troppo elevate, per quanto cerchi di rallentare e “godermi” il percorso.
3) La mia dote migliore.
Forse pensare di non averne.
4) Le qualità che preferisco in un uomo.
La Coerenza.
5) Le qualità che preferisco in una donna.
La Sensualità (e anche la Coerenza e la Puntualità).
6) Quello che apprezzo di più nei miei amici.
La loro fiducia in me.
7) Quello che non sopporto nei nemici.
Le loro vittorie… ma sono anche cosciente che la ruota gira… e loro non sempre lo sanno.
8) Cosa sognavo di fare da grande.
Lo scrittore o l’Antropologo e… non ci sono riuscito.
9) Il dono di natura che vorrei avere.
La Conoscenza.
10) La mia decisione sbagliata che correggerei, se potessi.
Dovrei sceglier tra tante…
11) La cosa più pazzesca che ho fatto.
Dovrei sceglier tra tante… la mia vita è fatta di cazz***te…
12) Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Ahah… cerco sempre di togliermeli tutti. :-b
13) Cosa sarei capace di fare per sostenere quello in cui credo.
Bella domanda, credo che mi ci dovrei trovare per capire fino a che punto reagirei…
14) Che cosa cambierei negli altri se avessi la bacchetta magica.
Nulla, perché ognuno dovrebbe esser libero di cambiare, se lo ritiene giusto, da sé.
15) Che cosa cambierei in me se avessi la bacchetta magica.
Parecchie cose… anche qui l’elenco sarebbe lungo…
16) Il paese dove vorrei vivere.
Non so bene…mi piace molto l’Africa del Nord, forse il Marocco, sarebbe bello vivere in qualche villaggio oltre l’Atlante, ma comunque sicuramente in qualche paese dal clima caldo e il mare, anche qualche isola del Pacifico… per quanto mi affascinino anche i paesi del nord Europa, Finlandia e Islanda intendo, ma non potrei mai viverci, sono un tipo “caliente”.
17) Il colore che preferisco.
Nero e Rosso.
18) L’animale che preferisco.
Ogni animale è unico e racchiude in sé un magico potere. Mi rapporto con loro nell’OltreMondo e non potrei mai scegliere.
19) L’animale che vorrei essere.
Un Lupo, schivo e silenzioso padrone del territorio, amorevole con la sua prole e allo stesso modo agguerrito predatore.
20) Il mio passatempo preferito.
Ne ho molti…
21) Cinque libri da portare su di un’isola deserta.
I miei? :-b scherzi a parte, il più bel libro da vivere e leggere sarebbe l’Isola deserta.
22) I peccati che mi ispirano maggiore indulgenza.
Rimanendo tra i “Capitali”, Lussuria e Gola, rientrano nella sfera del “personale” e della libertà di ognuno che non nuoce all’altro (tranne che ai falsi moralisti).
23) I peccati che non riesco a perdonare.
Bisognerebbe sempre imparare e confrontarsi con il senso del perdono.
24) Il mio motto.
Indubbio: Ego sum qui sum.
25) Come vorrei morire.
Serenamente.
Per conoscere meglio l’Autore, leggete la sua scheda biografica.
Autore: Redazione
Messo on line in data: Aprile 2011