NUOVI SONETTI di Giorgio Gramolini

PRESEPE

Dormi Bambino dentro la capanna
Mentre di fuori tutto il mondo annotta
Dormi mentre dal cielo come manna
Vola la falda bianca ininterrotta

Dormi Bambino dentro la tua grotta
Dove un tepido fiato il gelo inganna
Dormi e sorridi alla spaurita frotta
D’uomini e bestie e lascia che gli osanna

Buchino il cielo indifferente e eterno
Come i grecali spazzano d’inverno
I morti campi e le umili brughiere,

Ma che a qualcuno sia dato sapere
– Oltre il velo del pianto e dello scherno –
L’ombra di più fatate primavere.

DAL TRENO

Mille strali di luce inframmezzati
Dagli archi cupi delle gallerie
Bizzarri palazzacci abbandonati
Al grigiore di fumiganti vie

Stracci di campi languenti intarsiati
Da diroccate fabbriche e stantie
Villette e chiese e cimiteri ai lati
(O di cipressi umili teorie!)

E poi l’ombra il crepuscolo la notte
– Un seminio di luci contro il blu
Elettrico del cielo che ti inghiotte

Intero – case alberi che più
Non conosci, voci rotte e interrotte…
Mamma, dimmi perché sono quaggiù!

ULTIMO SPETTACOLO

Se gira ancora il film del tuo passato
con sinistro ronzio nella tua testa
(quasi è finita, forse non ti resta
che poco tempo all’ultimo commiato),

fissa giù giù lo sguardo dismagato
per il pertugio fondo della mesta
anima tua ribelle e non t’arresta
fino a che tutto l’avrai perlustrato.

Ora che il viver tuo si è assottigliato
a un folle giro di stagioni, a questa
breve o lunga partenza, ti sia dato

assistere al tuo dramma ultimo (onesta
farsa o turpe tragedia) immortalato
dagli occhi di un bambino al dì di festa.

MILLENNIO

Fine di un mondo. Fine di un’amica
Illusione che fa di questa terra
Opaca il centro universale e afferra
Le sue radici a una speranza antica.

Ciò che vivremo sarà questa guerra
Quotidiana che pure non si dica
Guerra, ma inenarrabile fatica
Che in sé il principio ed il suo fine serra.

Andremo, sulle vette della storia,
verso destini chiari e progressivi,
immuni da malanni e da pericoli?

O un’altra volta, nuovi cavernicoli,
ritroveremo i riti primitivi
sulle macerie della nostra gloria?

 

Autore: Giorgio Gramolini
Messo on line in data: Marzo 2003