LA STREGONERIA OGGI di Gerald Gardner

La Stregoneria oggi di GERALD GARDNER
Edizioni Venexia, Roma, 2007, 272 pagine, Euro 16,50
www.venexia.it


Negli ultimi anni stiamo assistendo a un ritornare in auge di una cultura antica, i cui retaggi culturali e sociali si perdono nella notte dei tempi. Dinnanzi alla crisi della Chiesa cristiana, che sembra non riuscire a dare più risposte all’animo pellegrino e ricercatore dell’uomo contemporaneo, riemerge dai fondali sotterranei una forma cultuale che la Chiesa ha cercato di soffocare e di distruggere negli anni delle persecuzioni delle streghe, ma che ha continuato a fluire come fiume sotterraneo in diverse congreghe e gruppi sparsi nel mondo. Parliamo, ovviamente, della Vecchia Religione, quella legata a madre Terra e alla Natura, in cui sono profuse le energie divine e gli spiriti elementali. La Wicca è una delle diverse correnti di queste religione. Frutto dell’incontro di ritualistica e pratiche derivanti per lo più dalla tradizione celtica, essa fa confluire nel suo grembo anche derivazioni di tipo sciamanico, pur avendole depurate da alcune connotazioni caratteristiche, quali prove dolorose e/o l’utilizzo di piante psicotrope per entrare in stati di coscienza alterate.

La Wicca racchiude al suo interno un universo variegato di sotto-correnti e sotto-gruppi, ognuno dei quali segue regole ben precise. Fondatore, o meglio, codificatore della Wicca è Gerald Gardner, uomo di grande cultura che, nato in Inghilterra nel 1884, durante la sua vita viaggiò moltissimo nel mondo, assorbendo le culture di popolazioni tribali e studiandone soprattutto gli aspetti mistico-religiosi. Per questo, quello che era per lui un hobby, alla fine si trasformò in un’attività costante e dettata dallo spirito di Gardner di trovare una connessione continua con la Natura e con le antiche forme di culto che di essa facevano il rifugio degli dèi. Tornato in patria, Gardner entrò in una loggia massonica e in contatto con una congrega druida; fu iniziato da una figura femminile a lui molto cara – Dorothy Clutterbuck – e iniziò lo studio di pratiche stregoniche che, in tale congrega, venivano tramandate dal Medioevo. Appassionato e cultore di esoterismo e stregoneria riuscì, dopo aver atteso che l’Inghilterra abolisse le leggi contro la stregoneria, a pubblicare alcuni libri ai quali lavorò con Doreen Valiente. Ne vennero fuori delle opere che diffusero l’antica saggezza delle streghe e ispirarono la nascita delle moderne coven, confluite nel noto movimento moderno di neopaganesimo che è la Wicca.

La stregoneria oggi è il suo capolavoro, il libro che lo ha consacrato come importante punto di riferimento per tutti coloro che si accostano alla Wicca e che lo ha reso alla memoria di quanti da lui continuano a essere ispirati nel cammino di risveglio spirituale. La casa editrice Venexia ha finalmente pubblicato la versione italiana di questo saggio, il cui titolo originario è Witchcraft Today, arricchendo il testo con il contributo dell’apprezzatissima Selene Ballerini – famosa studiosa e scrittrice di tematiche neopagane che ha curato la Prefazione, fornendo utili informazioni sulla vita dello scrittore e sugli aspetti oscuri delle sue relazioni con le congreghe di streghe con cui entrò in contatto – e con un apparato critico, presente sotto forma di note a piè di pagina, strutturato ed elaborato da Roberto Negrini, saggista e conferenziere di tematiche esoteriche. Le note dello studioso accompagnano il lettore, pagina dopo pagina, con informazioni di tipo storico, l’interpretazione di termini e concetti utilizzati da Gardner, espandendo il lavoro dell’autore inglese con conoscenze approfondite sul mondo della stregoneria, dei culti e misteri della dea, e con spiegazioni dei concetti e del simbolismo esoterici espressi nel corso del libro, dipanando la matassa di argomenti che, a prima vista e per un lettore “vergine” di letteratura esoterica, sembrerebbe davvero molto intricata.

Col sottofondo della voce di Negrini, il libro di Gardner batte così il terreno della antiche pratiche misteriche che vedono nella Natura la reviviscenza del divino, l’incarnazione dello spirito della dea e del dio, affatto distanti – come avviene nelle religioni storiche – dall’essere umano, pronte a essere onorate con pratiche magiche e preghiere e canti che giungono da tempi e spazi lontanissimi. Pur essendo spesso considerato Gardner l’iniziatore della Wicca, il suo stesso libro scioglie il dubbio, mostrando come la stregoneria esista in realtà da sempre, è rappresentativa della più antica forma di culto del divino, come originario approccio dell’uomo all’essenza della vita stessa. Lo scrittore spiega, infatti, come non debba meravigliare che, in luoghi e momenti disparati della storia dell’umanità, siano state rinvenute pratiche rituali assolutamente simili, se non identiche. Non deve, inoltre, sorprendere che la Vecchia Religione si sia riverberata di generazione in generazione fino a giungere a noi, senza mai spegnere la fiamma e l’ardore che la rendono agli occhi di chi non la pratica così affascinante e accattivante. Scrive Gardner:

La religione può cambiare, la razza può cambiare, la lingua può cambiare, ma la causa e l’effetto restano ed è questo ciò che tende a conservare la leggenda inalterata.

Passa poi a illustrare le principali pratiche stregoniche, dettate da credenze ancestrali, e raccontano di come queste siano state tramandate nonostante le persecuzioni dei tempi trascorsi. Tra una parola e l’altra Gardner riporta anche qualche ricetta magica che risale a periodi storici davvero molto lontani e, allo stesso tempo, sfata alcuni falsi miti sulle streghe (come la questione della venerazione del Diavolo). I capitoli proseguono con un’esplorazione del mondo del Piccolo Popolo e delle sue origini, degli archetipi umani in esso racchiusi, della magia irlandese e delle rappresentazioni sceniche dei “misteri delle streghe”. Nucleo del libro di Gardner è un capitolo che prende il nome di “Cosa sono le streghe?”. Ovviamente lasciamo la risposta alla lettura del testo. Il libro è impreziosito anche da una bellissima copertina che rende i libri di Venexia più che libri veri e propri oggetti da collezione. La traduzione è scorrevole e la lettura agevole (Recensione di Titti Fumagalli).

 

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